Trieste è un arcipelago. Libri unici e scontrose carte
Simone Volpato, multiforme bibliografo di vecchia data (è un fine accademico, studioso di scienze bibliografiche, e anche un libraio antiquario di successo, proprietario dal 2013 della libreria Drogheria 28 a Trieste), ha presentato all’Aldus Club la sua più recente pubblicazione, per i tipi di Ronzani Editore.
Trieste è un arcipelago – come scrisse Anita Pittoni – “fatto di isole e isolette, ognuna col suo poco o grande mare intorno”, spesso in contrasto tra di loro, capaci di innalzare silenzi, di rompere amicizie granitiche. In queste isole, spesso lontane pochi metri l’una dall’altra, sono nati uomini che hanno teorizzato e prodotto “Libri unici”, primo fra tutti Bobi Bazlen. Questo volume descrive ‘detriti letterari del Novecento’, tutti prodotti in una Trieste che “dove la tocchi suona”, come suggeriva Giampiero Mughini. Non sono forse libri unici Una vita, con cui Svevo omaggia Attilio Hortis?, Il mio Carso di Slataper venduto dal libraio Saba?, il Canzoniere di Saba appartenuto a Bazlen? E non sono forse carte uniche, e scontrose, le lettere di Bazlen a Saba, di Carlo Stuparich al fratello Giani, segni d’inchiostro che registrano oscillazioni del territorio mentale? O le prime prove narrative della Pittoni? Quando la bassa marea si avvicina, le ‘isole’ dell’arcipelago letterario triestino mostrano sentieri che le collegano tra di loro: è il momento in cui si può finalmente passeggiare, sostare per qualche ora, contemplare i fondali, registrare e catalogare ciò che è riemerso. Comportarsi come uno studioso di molluschi o di antichi reperti sommersi. Ma bisogna fare in fretta perché poi la marea si alza improvvisamente, e tutto viene di nuovo sommerso e forse cancellato.
Simone Volpato, dottore in ricerca di Scienze Bibliografiche ed Archivistiche, già docente a contratto di Bibliografia all’Univ. di Udine e Trieste, è titolare dal 2013 della Libreria antiquaria Drogheria 28 di Trieste. Ha scoperto e studiato le biblioteche disperse di Italo Svevo e Carlo Michelstaedter, l’archivio del “Centro di Studi Triestini Giani Stuparich” di Anita Pittoni e molti inediti di Umberto Saba, Virgilio Giotti, Bobi Bazlen, Carlo e Giani Stuparich. Edita la rivista internazionale «Casanoviana» dal 2018. Ha già pubblicato diversi libri con l’editore Ronzani.
Commenti recenti