La “Voglia di libri” di Mario Andreose

Mario Andreose, protagonista dell’editoria italiana e socio storico dell’Aldus Club, ha parlato ai Soci di oggi di Voglia di libri (La nave di Teseo 2020), il suo ultimo libro e anche il sentimento che anima la sua vita e le nostre, nonostante l’avvento dell’impero del digitale e l’attuale pandemia.

Dalla premessa: “La voglia di libri non è venuta meno con la pandemia, anzi. C’erano dei bravi librai di quartiere che, pure con le saracinesche abbassate, rifornivano, porta a porta, i clienti abituali rinchiusi a casa. […] Il libro per fortuna rimane, come diceva Umberto Eco, uno strumento indispensabile, al pari della ruota e del cucchiaio.”  

Proprio di Eco, suo grande amico, Andreose delinea nel libro un variegato “Ritratto di Umberto da giovane”, incastonato in una serie di brillanti racconti che illuminano i retroscena dei più grandi libri del Novecento e che offrono vibranti ritratti dei protagonisti di quel mondo, da T.S. Eliot a Inge Feltrinelli. Emerge splendido anche il panorama di una Milano dove c’era cultura a ogni angolo.

Mario Andreose, veneziano, è attivo da alcuni decenni nell’editoria. È stato, tra l’altro, direttore editoriale del Saggiatore di Alberto Mondadori e del Gruppo Fabbri, e direttore letterario della RCS Libri. Attualmente è presidente della Nave di Teseo, collaboratore del supplemento culturale “Domenica” del “Sole 24 Ore” e membro del comitato direttivo del Centro internazionale di studi umanistici “Umberto Eco” presso l’Università di Bologna. Nel 2015 ha pubblicato Uomini e libri, vincitore di numerosi premi e anticipatore di Voglia di libri.

Grafica di Matteo Morelli


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