Tammaro De Marinis: libraio antiquario e bibliofilo umanista tra Napoli, Firenze e Venezia

L’Aldus Club è stato lieto di dedicare a Tammaro De Marinis, “principe dei bibliofili”, un doppio incontro con Ilenia Maschietto, bibliotecaria alla Fondazione Cini di Venezia dal 2005, e con Massimo Gatta, bibliotecario dell’Università degli Studi del Molise e prolifico autore di saggi di bibliografia, storia dell’editoria e tipografia del Novecento.

Nel presentare Multa renascentur” Tammaro de Marinis studioso, bibliofilo, antiquario, collezionista, raccolta degli atti del convegno internazionale tenuto alla Fondazione Giorgio Cini nel 2019 a cinquant’anni dalla morte del principe dei bibliofili, come ebbero a definirlo i suoi contemporanei, Ilenia Maschietto, curatrice del volume, ha esplicitato le parole del titolo e ripercorso, insieme ai numerosi contributi raccolti, le principali vicende biografiche e professionali che hanno segnato il percorso di De Marinis nel mondo del libro antico e del collezionismo. Un particolare riferimento è stato fatto ai rapporti con la Fondazione Cini di Venezia e con il suo fondatore, grazie a una panoramica fotografica sulle diverse tipologie di documenti relativi a De Marinis oggi conservati a San Giorgio.

L’intervento di Massimo Gatta ha riguardato principalmente sui primi anni napoletani di Tammaro De Marinis, i suoi rapporti con librai, archivisti, bibliografi e bibliofili di questa città, anni soprattutto di formazione (presso il libraio Marghieri) prima del suo trasferimento a Firenze dove lavorerà col celebre libraio antiquario/editore Leo S. Olschki. Lo spunto è stato il convegno napoletano del 2021 e i relativi Atti curati da Giancarlo Petrella (che sono stati illustrati). Inoltre la relazione si è basata anche sui rapporti amicali e di collaborazione con Benedetto Croce, lunghi oltre quarant’anni di scambi epistolari e di assidua frequentazione, prendendo spunto dal carteggio col filosofo abruzzese, di recente pubblicato e curato anch’esso da Petrella.

Ilenia Maschietto, specializzata alla Scuola Vaticana di Biblioteconomia, lavora presso la Fondazione Giorgio Cini dal 2005. Si occupa della gestione e valorizzazione del fondo antico, recentemente anche dando impulso ai progetti digitali sulla collezione; tutor per i borsisti del Centro “Vittore Branca” con progetti di ricerca sul libro antico. Ha pubblicato insieme a Daniele Danesi il Catalogo del Fondo Cesare Grassetti alla Fondazione Cini (Olschki 2020) e ha recentemente approfondito la figura di Tammaro De Marinis di cui ha curato gli atti del convegno “Multa Renascentur” Tammaro De Marinis studioso, bibliofilo, antiquario, collezionista (Marsilio 2023).

Massimo Gatta (Napoli, 1959) è bibliotecario dell’Università degli Studi del Molise. Bibliografo, storico dell’editoria e della tipografia del Novecento, collabora al supplemento domenicale de «Il Sole 24 Ore», collabora con «Charta» e «PreText», fa parte del comitato scientifico de «la Biblioteca di via Senato», ed è direttore editoriale della casa editrice Biblohaus. È autore di oltre 450 contributi, tra articoli in riviste nazionali e internazionali e monografie. Tra le ultime pubblicazioni: Breve storia del segnalibro (2022), Sul disordine dei nostri libri (2022), Tra i libri antichi di Umberto Eco (2022), La biblioteca di Giovanni Verga (2023), Breve storia di delitti in libreria (2023).


I commenti sono chiusi.