Il ruolo delle donne nella produzione e nel commercio del libro a Lione nel XVI secolo

L’incontro sul contributo femminile alla creazione del libro a stampa tenuto da Laura Lalli la scorsa primavera ha dato origine questo nuovo stimolante approfondimento, gentilmente proposto da Maria Grazia Dalai, bibliotecaria e studiosa di storia del libro, che ci ha portato nella vita di Jeanne Giunta, Sibylle de La Porte e Denise Barbou.

La presenza di figure femminili nel circuito della produzione e del commercio del libro rinascimentale non è stata finora oggetto di sistematiche ricognizioni volte ad accertare il ruolo effettivo svolto dalle donne nella gestione di officine e imprese tipografiche. Eppure vi sono molte testimonianze della loro concreta presenza nelle professioni del libro che aprono scenari interpretativi di ampio respiro sui contesti lavorativi, sulle reti e le strategie di relazioni personali e professionali che videro le donne in vario modo protagoniste, comprimarie o collaboratrici discrete e attive all’ombra del padre, del marito o di altre figure maschili.

Partendo da queste testimonianze, recuperate nelle fonti archivistiche e librarie, ho cercato di approfondire la conoscenza di tre figure femminili che, nella città di Lione durante il XVI secolo, sono state protagoniste nella conduzione dell’impresa tipografico-editoriale familiare: Jeanne GiuntaSibylle de La Porte e Denise Barbou. Oltre a esaminare la loro vita, ho analizzato le caratteristiche della loro produzione editoriale, l’apparato iconografico presente nei testi, gli autori pubblicati, le marche tipografiche, i privilegi loro accordati per la stampa delle opere.

Emerge un quadro, sia pure circoscritto e bisognoso di più ampie indagini, che attesta non solo l’impegno diretto di alcune figure femminili ma anche la loro non marginale capacità imprenditoriale.

Maria Grazia Dalai è bibliotecaria presso la biblioteca centrale “A. Frinzi” dell’università di Verona. Si è formata nell’ambito della storia del libro e della francesistica, con riferimento al periodo umanistico-rinascimentale. Ha conseguito il Dottorato in Lingue, Letterature e culture straniere moderne nel 2020 presso l’Università di Verona, con una tesi dal titolo Il ruolo delle donne nella produzione e nel commercio del libro a Lione nel XVI secolo. Ha partecipato a convegni di studio in Italia e in Francia e ha pubblicato varie voci sui tipografi ed editori italiani del XVI secolo per dizionari di storia del libro (Dizionario degli editori, tipografi, librai itineranti in Italia tra Quattrocento e Seicento, coordinato da Marco Santoro, Roma, Serra, 2013; Dizionario degli editori musicali italiani. Dalle origini alla metà del Settecento, a cura di Bianca Maria Antolini, Pisa, ETS, 2019; Dizionario dei tipografi e degli editori italiani. Il Cinquecento, vol. 2: G, a cura di Marco Menato, Trieste, Libreria Antiquaria Drogheria 28, 2020).


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