Il particolare superfluo. Atlante delle minuzie editoriali.

Mauro Chiabrando, giornalista e scrittore, presenta all’Aldus Club il suo saggio dedicato al vasto e inesplorato mondo degli apparati peritestuali (fascette editoriali, ex libris, etichette di legatori e librerie, segnalibri, ecc.), uscito nel 2019 per i tipi di Luni Editrice e già giunto alla seconda edizione. Interviene Oliviero Diliberto nella veste di appassionato bibliofilo.

“Cari amici, il catalogo è questo: le fascette, la piccola pubblicità volante, i segnalibri (delle librerie, editoriali e occasionali), le cedole e le ricevute librarie; le schede bibliografiche; i biglietti di omaggio (per recensione o altro); i messaggi dell’editore; gli errata corrige; i buoni, le tessere fedeltà, i concorsi, i segnalatori e i promemoria; i tagliandi di controllo qualità; le etichette e i timbri (di librai, cartolibrai, editori e legatori); i cartigli dei prezzi e le loro variazioni; le pecette delle biblioteche circolanti; le etichette e i timbri dei libri destinati ai belligeranti; le etichette che accompagnavano doni e premi; gli erinnofili o chiudilettera; gli ex libris istituzionali. E chi più ne ha più ne metta. Inseriti sciolti tra le pagine o incollati nei volumi questi materiali formano il pulviscolo eterogeneo di cui, dalla fine del settecento, editori, distributori, librai, legatori, bibliotecari, donatori hanno disseminato la produzione libraria.

Perché raccoglierli, conservarli e inventariarli insieme con i cataloghi delle novità? Le ragioni sono molteplici: innanzitutto documentano aspetti dell’attività di editori, autori, distributori, librai, biblioteche che, principalmente per la loro natura effimera e occasionale, non trovano quasi mai posto negli archivi; poi, come tanti piccoli indizi, aiutano lo storico (deliziando il collezionista) a ricostruire il clima tipico di un’epoca, fatto di usanze e ritualità, ma anche di gusti e stili testimoniati da dettagli grafici (tinte, caratteri e lettering, segni e fregi ecc.) e cartotecnici (fustellature). Come Tolstoj raggiungeva l’effetto della rappresentazione della realtà attraverso il cosiddetto particolare superfluo, minuto e occasionale, così questi apparati peritestuali e extra-peritestuali del libro moderno (bibloephemera) possono descrivere in tutta la sua complessità – traguardo possibile solo grazie alla sequenzialità e alla classificazione che segue il raggiungimento di una massa critica – un mondo sommerso altrimenti invisibile, quello che arreda il rapporto intimo tra l’oggetto libro e il lettore.”

Mauro Chiabrando, classe 1953, giornalista, è nato a Parma ma dal 1956 vive a Milano. L’assidua e appassionata frequentazione del mercato del piccolo antiquariato lo ha trasformato in un segugio di minute curiosità. Collaboratore su questi temi de «Il Sole24 Ore», per i primi tre lustri del nuovo millennio è stato animatore e condirettore della rivista «Charta». Come co-autore ha pubblicato nel tempo vari saggi per Biblohaus di Macerata, casa editrice specializzata in bibliofilia, tra cui con Alberto Ravaglioli Quella strana pubblicità sulle pubblicità di Leo Longanesi.Per cinque anni ha curato per l’editore Unicopli una collana storica, «Le Quinte. Storie di carta, libri e collane», espressamente dedicata a personaggi e vicende del lavoro editoriale. Dal 2015 è vice direttore dell’annual «ALAI», rivista dell’Associazione Librai Antiquari Italiani.

Oliviero Diliberto (Cagliari, 1956), ordinario di Istituzioni di diritto romano, è preside della Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza di Roma. E’ stato Ministro della Giustizia e parlamentare per quattro legislature. Da sempre è appassionato di storia del libro e bibliografia. Ha collaborato alle riviste «L’Almanacco del Bibliofilo», «L’Esopo», «Charta», «Wuz». Tra le sue pubblicazioni: La biblioteca stregata. Tracce dei libri di Theodor Mommsen in Italia (1999, poi 2003 e 2004); I Libronauti. Viaggio per librerie in Italia e nel mondo (2007); Il gioco del domino tra uomini e libri (2009); Nostalgia del grigio. 60 anni di Bur (2009); Storie di condivisioni (2018).


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