Il Dizionario del bibliomane
Antonio Castronuovo, saggista e bibliofilo, presenta all’Aldus Club il suo celebrato Dizionario del bibliomane pubblicato da Sellerio nell’autunno 2021. Da “Accudire tarli” a “Zyclon” passando per “Letti tutti?”, le quasi 500 pagine del Dizionario scandagliano lo stravagante mondo del rapporto con i libri in oltre 220 voci.
Il Dizionario del bibliomane sorvola il fenomeno della bibliofilia e bibliomania in modo originale. Parodiando la struttura di un dizionario tematico, l’autore procura uno spiritoso caleidoscopio di scenette sul vasto cosmo delle ossessioni librarie.
Una collana di scene in cui – mediante una struttura a brevi lemmi saggistico-narrativi – si assiste al teatro eterogeneo dei “morbi librari”, un mondo zeppo di ossessioni, capricci e stramberie. Il cerchio dei morbi – ristretto alle note forme di bibliofilia, bibliomania, bibliolatria, bibliofagia e poche altre – può essere allargato a decine di altri fenomeni curiosi, anche inquietanti.
L’autore bersaglia quel mondo con morbido sarcasmo, senza nemmeno risparmiare se stesso, in un gesto di spassosa autoironia. Ma ne approfitta per bersagliare tutti: librai, scrittori, bibliografi, professori, studiosi del libro, antiquari. E sempre con prosa nitida ed elegante. Una pausa di colto divertimento.
Antonio Castronuovo è saggista e bibliofilo, fondatore dell’opificio di plaquette d’autore Babbomorto Editore. Autore di una trentina di saggi e parecchie traduzioni dal francese. Tra i suoi ultimi titoli Formíggini: un editore piccino picciò (Stampa Alternativa 2018) e Dizionario del bibliomane (Sellerio 2021). Ha curato di recente Francesco Lumachi, Nella repubblica del libro (Pendragon 2019) e Michel de Montaigne, Filosofia delle travi (Elliot 2021).
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